Palatucci, 04/02/2019. Serviva una prestazione convincente contro la capolista del torneo, che dopo avere perso la prima di campionato in quel di Novara ha infilato una serie di 11 vittorie consecutive. Non era quindi certo la serata giusta per cercare punti, quanto una buona occasione per confrontarsi con una realtà che punta alla categoria superiore. “Scè da fa i homplimenti ai rahazzi!!” direbbe un noto allenatore livornese di una vincente squadra di Serie A, soprattutto per come i nostri hanno interpretato la gara: marcatura a uomo, linee chiuse, rombo stretto sempre sotto palla (ehm… proprio sempre no…. se non tornano tutti a difendere e la transizione negativa quindi va a pallino) e alla fine la differenza è stata qualche disattenzione di troppo da parte dei padroni di casa. Giallo neri che partono forte e nei primi 8’ di gara mettono alle corde l’avversario creando almeno cinque nitide occasioni gol, ma la mira è imprecisa e quando anche si riesce a inquadrare il bersaglio più che la porta si centra il portiere. AL 9’ primo errore di posizionamento e gli ospiti ci castigano: Parallela verticale, palla in mezzo di prima ad attraversare l’area, tap-in dell’esterno sul secondo palo. Niente di nuovo, soltanto l’applicazione degli schemi fondamentali del Futsal. L’AtlEtico reagisce e ricomincia a macinare gioco, anche se la pazienza (arma fondamentale nel calcio a 5) non è propriamente la qualità migliore dei Tori che anziché operare efficaci giri palla per cercare il momento buono per far male preferiscono buttarsi a capofitto tra le fila avversarie. In una di queste occasione l’azione di rimessa viene premiata: Elia ferma una azione dirompente centrale nella propria area, serve Luca Rea che riparte velocissimo palla al piede portando scompiglio nella difesa ospite troppo alta, vede il portiere in uscita e dal limite dell’area lo fredda con un diagonale di sinistro. 1-1 Tra il 15’ e il 20’ contiamo di nuovo almeno tre buone occasioni per i padroni di casa che al 22’ colpiscono anche un palo pazzesco con Elia. Sul ribaltamento di fronte calcio d’angolo per gli ospiti, la nostra difesa si attarda in chiacchiere appena fuori dall’area come fossero sul sagrato della chiesa la domenica e Pennisi indisturbato piazza un pallone senza pretese che rotola in porta. 1-2 Dopo nemmeno 2’ regaliamo anche il gol del 1-3 sempre per una nostra distrazione. Primo tempo lungamente dominato sotto il profilo del gioco ma troppe le occasioni non sfruttate. Veniamo puniti eccessivamente per alcuni nostri errori da un FM che fa del giro palla insistito con continue parallele sui laterali alti la propria arma. Alla ripresa delle ostilità gli ospiti si presentano ancor meglio organizzati, hanno capito il nostro piazzamento e ora oltre a insistere sugli esterni cercano l’imbucata diagonale sull’appoggio al pivot Alla ripresa delle ostilità gli ospiti si presentano ancor meglio organizzati, hanno capito il nostro piazzamento e ora oltre a insistere sugli esterni cercano l’imbucata diagonale sull’appoggio al pivot. Così facendo si procurano alcune buone occasioni ma il nostro Giuseppe Fatiga è impeccabile nel chiudere ogni spazio della nostra porta. Resistiamo fino al 14’ e anzi, riusciamo anche a creare alcuni seri pericoli ma la mira è sempre approssimativa o addirittura troppo precisa quando si tratta di centrare il portiere avversario. Il gol del 1-4 è nuovamente rocambolesco, un pallone senza troppe pretese che si infila in porta. E’ un bel match, intenso, tattico, fino a quando a 5’ dalla fine gli schemi saltano e si aprono spazi che sembrano praterie. Roby salva sulla linea un gol praticamente fatto, ma dopo un minuto arriva il rigore per gli ospiti che chiude definitivamente la partite. 1-5 C’è ancora tempo per il gol di Luca Sardo (ottimi gli inserimenti degli Under 19 Sardo e Zago che danno vivacità e ritmo sul finire di gara, peccato forse non averli rischiati un attimo prima) e per il gol del definitivo 2-6 segnato dagli ospiti con una ripartenza micidiale. Testa alta recita il titolo. La differenza in campo tra una squadra che lotta per salire in C1 e la neopromossa, ripescata dalla serie D si è manifestata soltanto nel cinismo col quale FM ha saputo sfruttare ogni nostro minimo errore. Ma se vogliamo iniziare a pensare da grandi dobbiamo prima entrare nell’ottica che il Futsal è uno sport di pazienza e non di frenesia, fatto di geometrie e non di spunti individuali, di sacrificio da parte di tutti e non di bivacchi del pivot o degli esterni alti una volta persa palla. C’è da lavorare sicuramente, ma la base non è male. Crediamoci, alla fine i play off sono solo a 5 punti.