Palatucci, 18/02/2019. Succede tutto in 5’. Con un po’ di fortuna e con tanta, troppa, sofferenza Portiamo a casa 3 punti fondamentali

Appassionati di Futsal e soprattutto popolo giallonero Buona domenica e benvenuti al Palatucci ….. Ah no scusate, questo è l’inizio dell’articolo sull’Under 15 di ieri…… Ma per lunghi tratti potremmo scrivere le stesse cose perché stasera assistiamo ad una partita abbastanza simile a quella giocata dai nostri ragazzi e qui il Direttore Tecnico gongola (progetto trasversale con sistemi di gioco uguali in tutte le categorie… potrebbe essere il titolo di una tesi). Affrontiamo una compagine che ha due punti in classifica più di noi e che all’andata ci ha messo un po’ alle corde e quindi anche Christian questa sera, sceglie la difesa a zona concedendo il pallino del gioco agli avversari. Gli ospiti sono discretamente organizzati con il loro n° 6 a impostare il gioco e a comandare a gran voce le operazioni. Noi ci difendiamo stretti sotto la linea della palla, ma quando ripartiamo siamo troppo lenti a impostare la manovra e soprattutto…. Ahimè… non abbiamo un Pivot a fare la boa per far salire la squadra. Ne risulta un gioco attento in difesa, ma sterile nella fase propositiva e infatti a fine primo tempo conteremo non più di un paio di occasioni per parte anche se tra queste, a dire il vero, c’è il palo clamoroso colto da Paolo Zanatto al 20’ Nell’intervallo Christian parla alla squadra: carota e bastone; prima spiega gli errori e le possibili soluzioni e poi tenta di scrollare la squadra alzando la voce che risuona forte nel palazzetto, ma a dire il vero, una reazione decisa da parte della squadra purtroppo non la vedremo. Si rientra in campo e l’AtlEtico per i primi 10’ abbandona la difesa a zona stretta per portare pressione individuale all’avversario in possesso di palla, una marcatura a uomo che come noto richiede un forte dispendio di energie e di corsa continua che alcuni dei nostri però non fanno a dovere. Quindi si aprono spazi per la manovra degli ospiti che provano a superare le nostre linee con parallele verticali e orizzontali senza però mai riuscire a trovare l’imbucata giusta. Noi da parte nostra tentiamo qualche timida ripartenza, ma quando perdiamo palla gli esterni non rientrano e andiamo in sofferenza sulle ripartenze, per fortuna Fatiga oggi è in gran vena e chiude ogni centimetro della porta. La seconda frazione è decisamente più nervosa e le squadre spendono diversi falli tattici con l’arbitro costretto a usare qualche cartellino che al 20’ diventa di colore rosso per il 9 avversario. Nonostante la superiorità numerica non riusciamo in 120” a tirare in porta nemmeno una volta. Pazzesco. E dire che qualche occasione anche in parità numerica l’abbiamo fin qui avuta, come quando Elia si trova a tu per tu col portiere in uscita bassa e mette a lato di poco o come quando Seccia avrebbe tutto il tempo di prendere la mira col portiere già a terra ma in maniera scellerata tenta un puntonazzo che si spegne quasi in fallo laterale. E siamo anche abbastanza ingenui, quando subiamo un fallo a centrocampo (trattenuta clamorosa che prevederebbe anche un provvedimento disciplinare per l’avversario) ma anziché puntare lo stesso la porta ci fermiamo e sfoderiamo un bel gesto di reazione e ci becchiamo il giallo noi. Serve più furbizia, più cinismo, più calma, più… TESTA!

Al 25’ finalmente la partita si sblocca e in 5 minuti assistiamo a tutto ciò che c’è veramente da raccontare di questa gara. Luca Rea con una azione insistita arriva a tu per tu col portiere, sfodera una mina che carambola tra braccia e gambe dell’estremo difensore e un suo compagno nel tentativo di liberare l’area si infila la porta da solo. Siamo in vantaggio 1-0 Gli arancioni reagiscono e sostituiscono il portiere con il n° 6; di fatto 5v4 ben oltre il portiere di movimento e in meno di un minuto pareggiano. 1-1. Parità ristabilita e portiere arancione al suo posto. Ma al 27’ il Seccia che non ti aspetti, oggi a tratti irriconoscibile, inventa l’Eurogol e dalla trequarti infila una cannonata in diagonale nel sette che il portiere avversario manco vede. 2-1 – Forza ragazzi c’è da soffrire adesso. Dentro di nuovo il numero 6 avversario e attacco a 5, la palla è sempre nei piedi arancioni, ma l’AtlEtico è bravo a chiudere le linee di passaggio offrendo solo le parallele laterali. La diga tiene e allo scadere del tempo proprio sul fischio finale Elia dalla nostra trequarti da terra spizza un pallone di punta che rotola lentamente fino a lambire il palo di destra della porta avversaria dove Fabio Caccia si avventa come un falco per il definitivo 3-1. Che fatica ragazzi. Avere visto la squadra giocare quindici giorni fa alla pari con la capolista e oggi faticare a dismisura contro una formazione decisamente alla portata, se non di livello inferiore, deve fare riflettere. Sarà anche vero che l’obiettivo stagionale era non retrocedere, ma con un po’ di attenzione e un po’ di voglia in più…. perché non provare a sognare un posto la in alto che tutto sommato ci potremmo meritare??