I torelli surclassati per tecnica e strategia con il peggior risultato (9-1) della stagione

Aosta Calcio 511 –  AtlEtico Taurinense: 9 – 1

L’organizzazione impeccabile di Tonino Zago ha pensato a tutto per la trasferta più lontana del campionato: comodo pullman con autista esotico, all’arrivo pranzo con menù calibrato per i nostri atleti e menù no-limit per noi accompagnatori, acclimatamento per la tifoseria con la partita del campionato nazionale FIGC under 19 femminile; il tutto nella cornice scenografica di una Valle d’Aosta innevata di fresco. Non ci facciamo molte illusioni qui nello scivoloso indoor Montfleury, gli host sono primi con merito insieme all’Asti ma all’andata si sono dovuti sudare addirittura il pareggio al Campus. Dopo il piacevole pranzo già abbondantemente digerito l’AtlEtico schiera Marco tra i pali (fresco convocato alla fase finale a Matera del Torneo delle Regioni con la rappresentativa Piemonte- Valle d’Aosta), Tommy centrale, Ricky e Mattia Meoli laterali e Carlo capitano come pivot di sfondamento. Dall’altra parte c’è sicuramente la loro prima squadra al completo, eseguono un possesso palla sicuro ed efficace con i laterali che ruotano in continuazione e noi, secondo le ferree direttive di Mister Elia, siamo in attesa a zona rombo, bassi e chiusi nel nostro quarto di campo aspettando di colpire in ripartenza. L’Aosta trova la rete al 2’ alla terza o quarta azione: riusciamo a chiudere l’ennesima costruzione offensiva, ma tardiamo la liberazione per un malinteso difensivo tra Tommy e Mattia, loro sono pronti ed implacabili con un tiro dal limite area per il vantaggio. I ragazzi reagiscono subito, Carlo è lanciato dalla difesa in posizione centrale, prova il tiro sotto pressione della marcatura irregolare ma l’arbitro ci concede la punizione appena fuori area. Il Gladiatore non ha pietà per la barriera e chi cerca di intercettare la mina sul primo palo della porta: rimbomba l’urlo della riscossa nella tensostruttura, è 1-1 siamo solo al 3’. Aosta non si scompone, ricomincia a costruire cercando penetrazione dalle ali o tentando il filtrante per il pivot, è un assedio che tuttavia teniamo per un po’ di tempo oppure sventiamo come con la parata di Marco nel 7 su bomba del loro centrale, un ragazzone di circa 1m e 90.

La pressione aumenta, arrivano sottoporta, ancora una volta non siamo lucidi a liberare e ci infilano il vantaggio da sottomisura sul palo alto interno, è il 9’, siamo sotto ancora. Perdiamo la pazienza e l’attenzione, l’azione successiva pesca il loro pivot sufficientemente libero per controllare e girarsi con un rasoterra imparabile, è il 3-1, subito time-out dalla nostra panchina! Alla ripartenza Aosta sembra aver allentato un pelo la morsa, ma noi non troviamo delle geometrie favorevoli nei pochi passaggi che riusciamo a fare prima di perdere palla. Lo schema offensivo perseguito è cercare la sponda di Carlo, il gioco riesce e Zago, in rinforzo sulla sinistra, piazza un bel tiro nel primo 7, il portiere ribatte altrettanto bene purtroppo. Abbiamo un bella occasione in 2 vs 1 con Carlotta e Matteo ma perdiamo il tempo e non riusciamo ad incidere: l’Aosta è in controllo del campo praticamente con il secondo quartetto, chapeau! Ancora una nostra leggerezza difensiva all’ultimo minuto: liberazione corta ed intercettata, superiorità numerica trasformata con semplicità dall’uomo libero sul secondo palo, 4-1 pesante e doppio fischio del riposo. Le sensazioni non sono buone, i ragazzi sanno che al rientro l’Aosta cercherà l’allungo finale per poi giocare tranquilla fino alla fine, ma sono memori della rimonta inflitta all’Asti proprio in questa ase che ci rimise in gioco, anche se per poco, al Palasanquirico. I primi cinque minuti segnano invece la capitolazione totale della nostra squadra. E’ il loro capitano a suonare la carica subito nei primi minuti, guida una ripartenza con autorevolezza e conclude seccando il povero Manu entrato per la sua frazione di gioco. Dalla panchina il mister chiama la difesa bassa che, all’inizio della prima frazione, per un poco aveva tenuto. I ragazzi però vogliono pressare i portatori come fa molto bene l’Aosta, ne deriva che in questa fase le squadre giocano più larghe, ma sono gli host ad avere la meglio. Noi facciamo harakiri due volte per delle partenze sciagurate che l’Aosta in pressione alta intercetta e chiude con autorità. Inevitabilmente sale la delusione, siamo poco reattivi e gli avversari ci piazzano il settimo gol a conclusione di un’azione magistrale di calcio a 5 smarcando l’uomo libero a porta vuota. Siamo appena al 10’ e, come previsto, entra la seconda squadra a fare esperienza. Abbiamo qualche spazio in più e riusciamo a far entrare un bel triangolo anche noi, ma Ricky da sottomisura è sfortunato e la palla colpita di destro carambola sulla traversa. Poco dopo è la volta di Mattia Meoli a seguire benissimo un’azione travolgente di Carlo ed arrivare in scivolata un pelo in ritardo sul secondo palo, peccato. Sono le uniche occasioni che ci lascia l’Aosta, Manu dall’altra parte è impegnato diverse volte ed infine capitola ancora su una punizione fortissima al 23’ dall’altezza del tiro libero, è il 9-1 finale, amen. Ce ne torniamo a Torino nel nostro bel pullman con le pive nel sacco, non era qui che potevamo trovare dei punti, questo lo sappiamo, ma è l’involuzione del gioco nella terza sconfitta consecutiva che ci relega nella parte bassa della classifica a preoccupare tutti. Forza AtlEtico!